I libri del 2021, in dati

Chiara Beretta
4 min readJan 4, 2022

Poco più di un anno fa avevo scritto di cinque libri letti nel 2020: non necessariamente i più belli, ma quelli che, in qualche modo, mi sembrava potessero raccontare un pezzo di quei mesi così anomali e altalenanti.

Voglio restare fedele alla tradizione (se si può avere l’ardire di chiamare con questo nome qualcosa che ancora aspira a diventarlo) e riguardare al 2021 con un nuovo bilancio-di-fine-anno libresco. Questa volta con un approccio differente: i dati.

L’ispirazione mi è venuta leggendo Ti spiego il dato di Donata Columbro (Quinto Quarto edizioni), che ho poi intervistato qui. Tra le altre cose Columbro mi aveva detto, all’inizio della nostra telefonata, che con i dati possiamo fare due cose: capire qualcosa di noi e dei nostri comportamenti e divertirci. Dopo aver “tradotto” in numeri e grafici i libri che ho letto nel 2021, rispolverando un vecchio blocco in carta riciclata e gli acquerelli, posso confermare entrambi i punti.

Questioni di genere

La percentuale di autori e di autrici che ho letto nel 2021, a confronto con il 2020

Prima domanda: chi ha scritto i libri che ho letto nel 2021? Uomini e donne quasi in egual misura, ho scoperto, con una leggera prevalenza per il genere femminile (53,5%). Non potrei esserne più felice, soprattutto confrontando questi dati con il 2020. In passato mi ero già resa conto di quanto la mia libreria fosse prevalentemente maschile, pur senza un’esplicita volontà di escludere le autrici dalle mie letture — c’entra forse il fatto, come aveva ipotizzato Giorgia Demuro in queste storie sul profilo Instagram @coseneilibri, che le copertine dei libri scritti da uomini sembrano pensate per un pubblico universale, mentre quelle dei libri scritti da donne sembrano rivolgersi a un pubblico femminile attirato da trame romantiche e leggere, indipendentemente dall’argomento trattato.

Dannato eurocentrismo

La nazionalità degli autori e delle autrici dei libri che ho letto nel 2021

Guardando invece alla nazionalità di autori e autrici letti nel 2021, direi che c’è margine di miglioramento. La stragrande maggioranza è di origine europea: l’Italia è di gran lunga in prima posizione, seguita con un certo distacco dal Regno Unito e dalla Francia. Completano il quadro alcune occasionali incursioni nella letteratura ungherese, tedesca e ceca. L’immensa Asia deve il tenue colore verde a pochissimi libri giapponesi e sudcoreani — Russia non pervenuta, per dire. Gli Stati Uniti, ça va sans dire, si difendono benissimo.

C’è margine di miglioramento, dicevo, non perché la letteratura europea (e soprattutto italiana) non sia meritevole di lettura, ma perché si tratta di un punto di vista limitato. Lo aveva spiegato Ludovica Lugli su Senza Rossetto, lanciando la challenge #nonununicastoria: «I consumi libreschi, cinematografici e via dicendo, oltre che una forma di intrattenimento, sono anche un modo per conoscere storie e voci diverse che poi ci servono per capire meglio il mondo, scampare ai pericoli di un’unica storia e “portare l’altro verso di noi”, come scriveva Marta Barone proprio su questa newsletter».

Classici non pervenuti (sic!)

L’anno di uscita dei libri che ho letto nel 2021.

Ho un collega che mi ripete spesso: leggi i classici, per l’amor del cielo, leggi i dannati classici! (forse non proprio con queste parole, va bene, ma il senso non è stato tradito). Un consiglio che ho sempre ritenuto molto sensato, davvero. Eppure, a giudicare dai dati, la mia dieta letteraria è stata un po’ povera in questo senso. Sulle uscite del 2020 e del 2021 sono andata decisamente meglio.

Realizzare questo grafico, tra l’altro, mi ha creato delle difficoltà. Non riuscivo a immaginare come renderlo esteticamente e alla fine, per riuscirci, mi sono presa qualche libertà. Ho raccolto gli anni di uscita (sempre della prima pubblicazione, non dell’eventuale traduzione italiana o, nel caso delle edizioni postume, della stesura definitiva) dei libri letti nel 2021 e li ho distribuiti in tre ipotetiche linee del tempo, una per secolo, ingrandendo la bolla e l’intensità del colore di pari passo con l’aumentare dei libri che ho letto pubblicati in quello stesso anno.

--

--

Chiara Beretta

Giornalista. Scrivo. Un po’ a Milano e un po’ a Torino.